"Ci ficco la mia testa/ nell’acquario/ I pesci se ne fregano/ Per loro è ordinario"
Notti silenziose
Till Lindemann in italiano
Tra tradizione DDR e pop culture
POESIE
“Notti silenziose” è un volume di poesie che tratta diverse tematiche: dalla relazione uomo-donna all'angoscia di morire. Un tema, però, insospettabile è legato all'infanzia e giovinezza dell'Autore trascorsa nella Deutsche Demokratische Republic (DDR).
Per rendere come le poesie di Till Lindemann abbiano anche degli appigli alla cultura DDR presentiamo qui un confronto tra la canzone per bambini originale DDR, la poesia grottesca di Till Lindemann e l'edizione italiana così come da noi proposta (non senza problemi!).
A gratis
Wenn Mutti früh zur Arbeit geht
Quando la mamma va tardi a lavorare
Wenn Mutti spät zur Arbeit geht
Wenn Mutti spät zur Arbeit geht
Dann bleibe ich allein
Sie wirft mir Zwieback auf den Mund
Schließt mich im Zimmer ein
Wenn Mutti spät zur Arbeit muß
Fährt nicht mit Bus noch Bahn
Ihr Arbeitsplatz ist gar nicht weit
Ist das Zimmer nebenan
Sie kommen und sie gehen
Manchmal auch zu zweit
Die späten Vögel singen
Und wenn die Mutti schreit
Wenn sie mich früh zu Bette schickt
Sagt ich soll nicht traurig sein
Weint mir ein bißchen ins Gesicht
Schließt mich im Zimmer ein
Sie kommen und sie gehen
Das Licht im Fenster rot
Ich sehe zu durchs Schlüsselloch
Und einer schlug sie tot
Traurig war ich vorher schon
Die Mutter fehlt mir nicht
Ich riech an ihren Schlüpfern
Und mal mir das Gesicht
Wenn Mutti früh zur Arbeit geht,
Dann bleibe ich zu Haus.
Ich binde eine Schürze um
Und feg die Stube aus.
Das Essen kochen kann ich nicht,
Dafür bin ich zu klein.
Doch Staub hab ich schon oft gewischt.
Wie wird sich Mutti freu'n!
Ich habe auch ein Puppenkind,
Das ist so lieb und fein.
Für dieses kann ich ganz allein
Die richt'ge Mutti sein.
Quando la mamma va tardi a lavorare
Tra me e me resto a casetta
Mi schiaffa in bocca dei biscotti
E mi rinchiude nella mia cameretta
Quando la mamma va tardi a lavorare
Non prende né bus né tram per viaggiare
Il posto di lavoro non molto dista
È qui nella stanza a sinistra
Vanno e vengono i clienti
Da soli o in due sempre contenti
Agli usignoli piace cantare
La mamma la sento gridare
Quando lei mi manda presto a nanna
Mi dice di non fare quella faccetta
Frigna un poco davanti a me
E mi rinchiude in cameretta
Vanno e vengono i clienti
La luce alla finestra vermiglia
Spio dal buco della serratura
E un cliente la fa poltiglia
Triste lo ero pure prima
Per lei non portavo rispetto
I suoi slip posso ora annusare
Mi metto il rossetto
Trivia
Il testo è poi stato ri-arrangiato e usato per una canzone della band di cui fa parte l'autore.